COSA SONO I PIANI INTEGRATI DELLA CULTURA
Regione Lombardia ha promosso e sostenuto a partire dalla scorsa legislatura la realizzazione sul territorio di progetti integrati di sviluppo culturale e con la legge regionale 7 ottobre 2016, n. 25 “Politiche regionali in materia culturale – Riordino normativo” ha istituito lo strumento dei Piani Integrati della Cultura, attraverso i quali intende promuovere la progettualità culturale strategica in forme integrate e multisettoriali che richiedono il coordinamento tra soggetti pubblici e privati. I Piani Integrati della Cultura sono finalizzati ad attuare, sia su scala territoriale che su tematiche prioritarie, interventi integrati di promozione del patrimonio culturale e di attività ed eventi culturali, per favorire processi di valorizzazione dei territori che coinvolgano anche ambiente, artigianato, formazione, istruzione, ricerca, turismo e welfare.
IL RUOLO DELLA CULTURA NELLA STRATEGIA CAMERALE
In occasione del PIC DAY lo scorso 15 marzo 2021 in collegamento online da Lariofiere (Erba) il presidente della Camera di Commercio, Marco Galimberti, e il delegato della giunta Camerale per turismo e cultura, Giuseppe Rasella, hanno tenuto due interventi sulla strategia di sostegno al settore di cultura e turismo. Ne riportiamo di seguito il testo integrale.
L’IDEA DI CREARE UN DISTRETTO CULTURALE PER IL LAGO DI COMO
Il capoluogo, i borghi dei due versanti del ramo del lago di Como e le valli della sponda occidentale fino al Canton Ticino e quella orientale fino ai laghi minori della Brianza fanno parte di unʼarea che ha registrato negli ultimi 10 anni un netto incremento del numero di visitatori internazionali. La paradossale difficoltà di far fronte a tanto successo ha evidenziato la debolezza del sistema territoriale: scarsa fruibilità degli attrattori culturali; scarsa sostenibilità nella gestione; confusa proposta di iniziative sovrapposte e in concorrenza. Venuto meno il ruolo della Provincia solo in vista di Expo nel 2013 con la regia di Camera di Commercio sono state sperimentate azioni di sistema. Ma i tentativi, una volta conclusa la spinta dei grandi eventi, non sono riusciti ad incidere nel tempo. Oggi è diventato prioritario organizzare un Distretto della cultura facendo rete con gli attori impegnati nella valorizzazione del patrimonio e integrando strategia e attività turistica. Cinque gli obiettivi strategici perché il distretto possa incidere con continuità e sostenibilità:
• Individuare un metodo di cooperazione tra attori pubblici e privati e definire il modello di governance
• Conoscere con sistematicità il patrimonio e saperlo raccontare non solo ai turisti, ma anche ai residenti per far crescere la consapevolezza del suo potenziale economico ed innestare nuovi modelli di sviluppo nelle micro filiere locali
• Definire protocolli condivisi di analisi delle criticità e potenzialità nella gestione del patrimonio favorendo la disseminazione di buone prassi
• Sostenere la creatività delle imprese di filiera orientando le azioni istituzionali agli obiettivi strategici del distretto
• Sviluppare anche tra i fruitori del patrimonio forme di partecipazione attiva
Sarà un gruppo multidisciplinare formato dal capitale umano professionale degli attori territoriali a progettare e realizzare il programma esecutivo del distretto e sostenere la governance favorendo il processo di integrazione attraverso:
1. Una rete di animatori supportatati da giovani del servizio civile universale dei comuni
2. Un piano di formazione degli operatori per il fundraising
3. Un osservatorio permanente per segmentare i target; profilare gli ambiti territoriali; valutare le perfomance delle attvità e dei singoli attrattori
4. Il censimento del patrimonio
5. La partecipazione attiva dei fruitori con wikipedia, land art e residenze di artista
6. La progettazione e l’uso di una piattaforma digitale per: gestire i crm; programmare un calendario unico; realizzare una app territoriale; favorire la promozione unificata
7. Mettendo a sistema gli itinerari della memoria e quelli legati alla fruizione del paesaggio
8. Realizzare e usare un palco galleggiante per il rilancio delle produzioni creative
La collaborazione con Comonext e Fondazione Volta qualificherà l’efficacia delle azioni.
Le azioni declinano 2 macrostrategie: creare una governance di sistema e costruire strumenti per i partner. La governance garantirà una programmazione unitaria identificando priorità e azioni per colmare le difficoltà oggi causate dalla mancata cooperazione. Essenziale sarà la costante presenza di animatori, uno per ogni ambito territoriale, sul modello dei GAL (gruppi di azione locale) già in passato operanti nei territori, e coadiuvati dai volontari del servizio universale sotto il coordinamento del tavolo di programmazione. Gli strumenti consentiranno: programmazione efficace; promozione armonica e mirata; valorizzazione dei molti itinerari già oggetto di finanziamenti quasi tutti caduti nell’oblio. L’infrastruttura per lo spettacolo (il palco che galleggia sul lago) nascerà per rilanciare in chiave turistica molte iniziative in calendario e prodotte sul territorio, ma costrette nei soli confini dove concepite per difficoltà logistiche e finanziarie.
CRONISTORIA DEL PROGETTO
31 GENNAIO 2019 CCIAA di Como in partenariato con la Fondazione Alessandro Volta ha partecipato alla SELEZIONE DI PROPOSTE PER LA PROGETTAZIONE DI PIANI INTEGRATI DELLA CULTURA (PIC), bando promosso da Fondazione Cariplo d’intesa con Regione Lombardia. Il 9 aprile 2019 il Cda di Cariplo deliberava il contributo di 15.000 euro per la fase di accompagnamento alla progettazione del “Pic-ter, un tesoro di territorio” sul bando regionale PIC2019. Il progetto comasco è stato selezionato insieme ad altri 16 progetti. Sono ben 41 i partner che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa e si sono presentati con il progetto “PIC – un tesoro di territorio” alla selezione Cariplo. Un mix tra enti pubblici e soggetti privati no profit tra i più rappresentativi del panorama culturale del territorio. Fino ad ottobre 2019 il manager incaricato da CCIAA ha partecipato al corso di progettazione e parallelamente attivato i tavoli di coprogettazione con i patner territoriali.
26 NOVEMBRE 2019 Camera di Comercio di Como presentava la domanda di partecipazione all’Avviso pubblico per la selezione dei Piani Integrati della Cultura, Anni 2020 – 2021 di Regione Lombardia.
A seguito dello scoppio della pandemia da Covid la procedura ha subito una sospensione per i primi sei mesi del 2020 facendo slittare la realizzazione del piano biennale al 2021/22.
17 LUGLIO 2020 il Capofila ha confermato la disponibilità a realizzare nel biennio 2021/2022 gli interventi già pianificati nel biennio 2020/2021.
12 NOVEMBRE 2020 il nucleo di valutazione apre la negoziazione dei piani integrati della cultura anni 2021-2022 selezionati (14 su 54).
14 DICEMBRE 2020 il Nucleo di valutazione ha confermato al Capofila il gradimento per il progetto. Molto apprezzata è stata la replicabilità del modello. Tuttavia, a fronte della criticità attuale e della rimodulazione temporale, è stata necessaria la rimodulazione della dotazione finanziaria del bando PIC. Il punteggio raggiunto dal Progetto “Un tesoro di territorio” è pari a 82 (il massimo ottenuto dei 14 progetti ammessi al finanziamento aui 54 che si sono candidati), il Progetto è stato finanziato. Il finanziamento ha visto una riduzione percentuale pari al 27,8% per la parte relativa alle spese correnti. Resta invece confermato il contributo in conto capitale.
Alla luce dei criteri dettati da Regione è stata svolta una articolata attività di confronto con i partner beneficiari delle azioni per la parte di spesa corrente. La proposta di taglio lineare di circa il 20% è stata valutata sulla base di due criteri generali:
1. L’entità del valore del progetto e la sostenibilità finanziaria.
2. La possibilità di spostare la quota di cofinanziamento dalle spese capitali a quelle correnti.
I tagli al contributo regionale sono stati applicati oltre che ai partner anche ad alcune azioni di sistema progettate per il funzionamento del distretto:
• È stato ridotto da 3 a 2 il numero degli animatori territoriali (uno per ogni ambito di riferimento del PIC: Lago, Brianza e capoluogo) sostituendo la figura prevista per il capoluogo con i due volontari del servizio civile universale che proprio in virtù dell’attività del PIC e dell’accordo con Anci Lombardia da parte di CCIAA sono stati attribuiti alla stessa a partire dal 2021.
• A tutela del progetto è stato stralciato il beneficio destinato alla Comunità Montana Lariointelevese in fase di negoziazione per evitare il conflitto con un secondo progetto PIC che la stessa Comunità Montana, d’intesa con alcuni comuni della Valle d’Intelvi, ha presentato 48 ore prima della scadenza dei termini senza notiziare il capofila. La coesistenza per uno stesso partner di due istanze di beneficio correllate a due progetti differenti non è compatibile e in caso di ammissione al contributo di entrambi i progetti vi era il concreto rischio di esclusione per entrambi.
Per garantire l’equilibrio e la funzionalità del progetto anche in virtù dell’apprezzamento di Regione e in futuro il profilarsi di ulteriori opportunità di finanziamento, è stato previsto un incremento del cofinanziamento di CCIAA di 40.000 euro a mitigazione dei tagli in spesa corrente del budget per le azioni dei partner.
IL 24 FEBBRAIO 2021 a conclusione dell’iter amministrativo di Regione Lombardia è stato accettato il contributo da parte del capofila.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO “PIC-UN TESORO DI TERRITORIO”
CONTESTO DI RIFERIMENTO
Invasi dai turisti – Sul territorio comasco dal 2007 al 2018 gli esercizi alberghieri ed extra-alberghieri sono passati da 478 a 1.048, generando una variazione delle presenze del 39,3%. La permanenza media è però ancora piuttosto bassa: Provincia di Como 2,1 giorni per le presenze italiani e 2,6 giorni gli stranieri. La stagione turistica sul lago di Como è destinata ad allungarsi sull’intero arco dell’anno spinta dalle continue presenze, i dati congiunturali (fonte Camera di Commercio di Como) confermano questa tendenza. La destagionalizzazione dei flussi è una dinamica ben avviata, il boom dipende soprattutto dagli ospiti stranieri in significativo aumento, rappresentando il 76% sul totale delle presenze, con un distinguo importante sulla base della provenienza: il turista americano si concentra nel centro lago attirato dalle strutture ricettive di alto livello e dai luoghi attrattivi più famosi, come Bellagio; nella Tremezzina troviamo un turismo più anglofono dovuto alle grandi strutture ricettive che offrono pacchetti convenienti settimanali. In lato lago si trovano turisti provenienti da paesi d’oltralpe come tedeschi, svizzeri e olandesi, attirati dalla bellezza naturalistica e dall’ottima organizzazione per gli sport acquatici; nel primo bacino del lago è presente anche un turismo business dovuto alla vicinanza a Milano e agli aeroporti. Un boom che nei periodi di grande affluenza manda il territorio e la sua infrastruttura ricettiva in overcrowding.
Da expo al pic, prove tecniche di sistema – Como negli ultimi anni si è fatta promotrice di diversi sistemi e cluster culturali, con l’obiettivo di avviare partnership sinergiche volte a promuovere la cultura e il turismo locale. Sistema Como 2015, promosso e coordinato da Camera di Commercio, Provincia e Comune di Como; ha in prima istanza favorito la partecipazione delle aziende locali alle attività legate ad EXPO 2015 e poi è stato indirizzato a coordinare e sollecitare enti e associazioni in un programma comune di attività e proposte diventando un contenitore di eventi culturali. Da Sistema Como 2015 è nato Como Cultural Capital, il progetto definito dal territorio comasco a sostegno delle attività di promozione dei territori provinciali in vista dell’Esposizione Universale di Milano. In successione nel 2015 in Brianza nasce l’itinerario culturale e turistico “Brianza experience, la via del saper fare”, nel 2016 viene avanzata la candidatura di Como a capitale italiana della cultura con i borghi limitrofi di Cernobbio e Brunate. Sempre nel 2016 si forma il distretto dell’attrattività del capoluogo per poi accedere ai finanziamenti regionali del progetto “Cult city” riservati ai capoluoghi lombardi. Nel 2018 Camera di Commercio tenta di riprendere le fila dei diversi tentativi di fare sistema con la fondazione del “Patto per il Lago di Como, Ceresio e i laghi minori”, un protocollo comune per definire un’unica strategia territoriale. Se da una parte il processo per fare sistema e valorizzare il patrimonio culturale sembra riavviarsi ciclicamente, ad ogni iniziativa in tal senso segue un ripiegamento individualistico dei territori. Le azioni di sistema sono presto dimenticate e le difficoltà di fare rete tornano a manifestarsi con tutta evidenza. E’ come se l’energia propulsiva generata da una occasione importante, Expo, la vincita di bandi di finanziamento, i grandi eventi tematici, si disperdesse allo scadere degli stessi.
Un patrimonio “nascosto” e difficile da gestire – E’ notizia dell’ estate 2019 il clamoroso ritrovamento di mille monete d’oro romane nel cuore di Como, durante l’abbattimento di uno storico teatro (Cressoni) per cui sono stati vani tutti i tentativi di salvarlo, quindi sostituito dallo scavo per costruire le fondamenta di un nuovo condominio. Una vicenda che da sola evoca il paradosso nel quale il territorio si trova: un patrimonio culturale enorme, spesso ancora inesplorato, a cui fa riflesso una reale difficoltà di gestire e programmare l’esistente. La conferma sembra arrivare dallo stesso rapporto Symbola (Cit.) che recita testualmente per il territorio di Como: “Risultano assolutamente da sviluppare le attività relative al patrimonio storico ed artistico (vale a dire le attività svolte in forma di impresa aventi a che fare con la conservazione, la fruizione e la messa a valore del patrimonio – musei, biblioteche, archivi, gestione di luoghi o monumenti, ecc.), in cui Como si è piazzata solo al 78° posto della classifica italiana”. Nella tabella che segue vengono elencati i più importanti progetti nell’ultimo decennio prodotti da diversificati partenariati territoriali. La cifra totale degli investimenti pubblici impressiona. Tuttavia per stessa ammissione dei responsabili, la sostenibilità nel tempo delle iniziative, il non completamento delle stesse che in alcuni casi ha ridotto drasticamente la reale capacità di spesa, la mancanza di un piano di gestione realmente sostenibile e la non integrazione delle iniziative con gli attori istituzionali evidenzia gravi carenze programmatiche. Manca una analisi scientifica sul reale impatto nel territorio.
ATTIVAZIONE | PROGETTI “DI SISTEMA” COFINANZIATI CON RISORSE PUBBLICHE LOCALI E REGIONALI | € |
---|---|---|
2008 | Strada Regia – Interreg - Comunità Montana Triangolo Lariano, Società Archeologica Comense, Comuni vari– 32 km da Brunate a Lezzeno | 625.000 |
2008 | Il Parco Letterario transfrontaliero dei laghi- Interreg IIIA– Valsolda/Canton Ticino/Luino | 500.000 |
2010 | Aqst (Accordo quadro di sviluppo territoriale) Magistri Comacini, - Comunità Montana Lario Intelvese, Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Provincia di Como, con diversi Comuni - Interventi di restauro e riqualificazione, con l’obiettivo di attivare “una proposta turistica unitaria di qualità, favorendo lo sviluppo sociale ed economico” | 14.000.000 |
2007-2013 | ECOLARIUS – Diffondere la cultura dell’ambiente tra lago e montagna. Capofila Provincia di
Como + 11 partner. Finanziato su Por-Fesr unitaria di qualità, favorendo lo sviluppo sociale ed economico” | 11.363.000 |
2017 | Nuovo museo del paesaggio – Aqst ed EcolariusComune di Tremezzina, Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Provincia di Como – Porl Fesr 2007-2013 | 11.363.000 |
2014 | I Cammini della regina - Percorsi transfrontalieri legati alla via Regina” - Interreg - Politecnico di Milano, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, Associazione Iubilantes, Comune di Cernobbio, Comunità Montana Lario Intelvese, Comunità Montana delle Valli del Lario e del Ceresio, Consorzio Frazioni Corti Acero, Università di Pavia, Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente e con la collaborazione dell’Ufficio Beni Culturali del Canton Ticino | 721.000 |
2014 | Aqst (Accordo quadro di sviluppo territoriale) Terra&Acqua – Guide multimediali del lago di
Como e della Brianza con recupero memoria immateriale – Batoc67 + comuni dei territori | 150.000 |
2014 | Artway – guida digitale per la visione dei punti d’interesse della Tremezzina – Bando Expo, partner attrattori della Tramezzina | 600.000 |
2017 | Cult city – Como, Brunate e Cernobbio – finanziamento Regionale – Riqualificazione giardini a lago e iniziative culturali in un unico calendario programmato | 1.200.000 |
2015/17 | Artificio - Centro culturale “diffuso” a Como – 7 partner – Fondazione Cariplo | 500.000 |
2016/2017 | Fuori dal Como’ - Comune di Como e Fondazione Cariplo per “rendere vivo il sistema museale con eventi ediniziative rivolte a specifici target | 250.000 |
2018 | MARKS "Progetto integrato d’area per la valorizzazione del territorio transfrontaliero, storia/ cultura/ paesaggio” Capofila Italia: Comunità Montana Lario Intelvese - Capofila Svizzera: Fondazione Karl Schmid Partner: Consorzio Forestale Lario Intelvese, ERSAF, Società Lanzo d'Intelvi 1868 S.r.l., Associazione Culturale Appacuvi, Ente Villa Carlotta, Comune di Claino con Osteno, Comune di Argegno, Comune di Schignano, Comune di Arogno, Società privata di Navigazione del Lago di Lugano, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), | 1.806.000 |
2018/2019 | Comolakechristmaslight – Itinerario di luci nei borghi del lago durante il periodo invernale | 200.000 |
Totale Investimenti |
---|
€ 31.915.000 |
Le prime due concause strutturali individuate come “macigni” che frenano le azioni di valorizzazione del patrimonio sono: la progressiva e cronica carenza di risorse pubbliche per la gestione dell’ordinario e il venir meno del ruolo di programmazione e integrazione territoriale dell’amministrazione provinciale, ente capofila di buona parte dei grandi progetti di rete della prima metà del decennio analizzato, e che da oltre sei anni a questa parte non ha più svolto questo ruolo.
Progettare un nuovo metodo di cooperazione – Ripartire dalle identità dei territori per costruire una identità comune aderendo allo slogan “uniti nelle differenze” e imparare dagli errori del passato attivando dinamiche partecipative e di cooperazione “dal basso” per colmare il doppio vuoto strutturale: la carenza di risorse e il venir meno del ruolo della Provincia. Gli obiettivi strategici di questo PIC trovano piena coerenza nel percorso delineato da Regione Lombardia per la progettazione dei PIC-ter. Essi si possono così sintetizzare:
1. Preservare e sostenere identità di territorio relativamente alle seguenti aree provinciali: il Lago e le valli (anche i laghi minori), il Capoluogo (Como e Comuni limitrofi), la Brianza
2. Attivare una governance funzionale all’attività culturale, che crei o implementi strumenti comuni e sia fondata sul capitale umano espresso dagli attori coinvolti per:
• ottimizzare le risorse pubbliche e capitalizzare quelle private
• creare modelli di sviluppo efficienti e sostenibili valorizzando le migliori buone prassi su specifiche aree tematiche e già sperimentate negli ambiti territoriali
• attrarre risorse europee da bandi di finanziamenti indiretti e diretti
3. Attivare un processo virtuoso di collaborazione tra partner così da:
• coinvolgere il maggior numero di attuatori delle azioni di promozione culturale.
• mappare e mettere in rete il potenziale esistente
Gli obiettivi del “fare sistema” – Sono cinque gli obiettivi strategici identificati perché il distretto possa incidere con continuità e sostenibilità:
• Individuare un metodo di cooperazione tra attori pubblici e privati e definire il nuovo modello di governance
• Conoscere con sistematicità il patrimonio e saperlo raccontare non solo ai turisti, ma anche ai residenti per far crescere la consapevolezza del suo potenziale economico ed innestare nuovi modelli di sviluppo nelle microfiliere locali
• Definire protocolli condivisi di analisi delle criticità e potenzialità nella gestione del patrimonio favorendo la disseminazione di buone prassi
• Sostenere la creatività delle imprese di filiera orientando le azioni istituzionali agli obiettivi strategici del distretto
• Sviluppare anche tra i fruitori del patrimonio forme di partecipazione attiva
OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI DELLA PROPOSTA DI PIANO
Il PIC “Un tesoro di territorio” nasce per diventare una esperienza di governo sostenibile e scalabile per le attività e il patrimonio culturale del territorio in coerenza con gli obiettivi di valorizzazione dei beni materiali e immateriali anche in un’ottica di integrazione con le dinamiche del turismo a vocazione culturale, quale elemento di attrattività e sviluppo economico.
L’impianto concettuale del PIC è stato diviso in due aree di azione:
• Attività di governo del sistema di rete e strumenti di gestione condivisi attraverso l’adesione al
• protocollo d’intesa.
• Azioni territoriali per valorizzare il patrimonio e favorire la cooperazione tra partner attraverso
• l’adesione all’accordo di partenariato.
La Governance è stata strutturata con un innovativo modello di gestione operativa coinvolgendo CCIAA, Provincia di Como e Ancilab prevedendo tre diversi profili di operatore culturale a servizio del PIC (cfr. AZIONE DI SISTEMA 26, 26a, 26b):
• Il manager di distretto (coordinamento e attuazione azioni)
• Gli animatori di ambito territoriale (coordinamento delle attività e aggiornamento dell’osservatorio)
• I volontari della cultura (attuatori delle azioni di sistema e interfaccia sul territorio)
Per rendere coerenti le azioni di valorizzazione all’impianto generale del PIC verrà favorita l’interazione e lo scambio di buone prassi tra gli attori che fanno cultura attraverso una prima fase di classificazione attiva del patrimonio territoriale, mappandone non solo i dati quantitativi degli attrattori culturali, ma anche i modelli di gestione e la misurazione scientifica della notorietà e dell’efficacia della gestione del bene e delle attività proposte. Per fare questo si partirà da un primo livello di definizione del patrimonio secondo precisi elementi distintivi (CENSIMENTO ATTIVO DEGLI ATTRATTORI) che sarà poi costantemente aggiornato da manager, animatori e volontari del PIC con l’ausilio di un programma gestionale a disposizione della rete (cfr. AZIONE DI SITEMA 27). Sarà la creazione di un OSSERVATORIO a garantire la continuità di questo approccio non solo concettuale, ma che consenta di declinare le azioni del PIC sempre sulla base dei criteri definiti e aggiornati.

Le azioni territoriali: la scheda di progetto e il primo livello di catalogazione del patrimonio – Il primo passo in questa direzione per poter rimanere coerenti all’impianto concettuale del PIC mutuato dal programma regionale di sviluppo, è stato formulato dal gruppo di coordinamento di progettazione una linea guida che definisce gli INDICATORI E CRITERI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI TERRITORIALI DEL PIC “UN TESORO DI TERRITORIO”. Da tale documento è stata elaborata una scheda di progettazione a cui tutti i candidati alla richiesta di contributo nell’ambito del piano di azione, si sono attenuti per definire l’azione di progetto e fornire i primi dati per un censimento proattivo del patrimonio culturale. (cfr ALLEGATO – Indicatori e criteri per la presentazione dei progetti territoriali del Pic “un tesoro di territorio”- scheda di progettazione).
Coerenza con la programmazione regionale – Il confronto tra il piano di sviluppo regionale e l’impianto del PIC delinea la piena coerenza con gli obiettivi di sistema auspicati dalla programmazione regionale. Infatti il PIC2019 – Un tesoro di territorio:
• Promuove e sperimenta una programmazione territoriale a base culturale come motore di sviluppo, di occupazione e rivitalizzazione delle comunità e delle economie locali (…)
• Identifica e valorizza i principali attrattori culturali anche mediante la creazione di servizi e prodotti innovativi sviluppati ad hoc per la loro promozione.
• Promuove servizi integrati nelle modalità di fruizione culturale, attivando una sempre più stretta correlazione tra la valorizzazione e tutela del patrimonio culturale e il potenziamento dell’attrattività turistica
• Valorizza il “lombardismo”, ovvero l’identità, la lingua e il patrimonio immateriale delle comunità locali.
• Sostiene la ricerca applicata alla valorizzazione dei beni culturali
• Migliora la fruizione di istituti e luoghi della cultura
• Cataloga, digitalizza e divulga il patrimonio culturale
• Valorizza i talenti per incentivare la produzione culturale (…) con iniziative finalizzate a favorire la conoscenza, la divulgazione e la fruizione di opere ed eventi artistici (mostre, festival, rassegne, convegni, concorsi), sia presso le comunità locali, che con una prospettiva internazionale (…) valorizzando le sale di spettacolo e i luoghi non convenzionali anche al fine di creare momenti di aggregazione sociale e di identità locale.
PROGRAMMA BIENNALE DEL PIC – AZIONI TERRITORIALI
Alla scoperta del tesoro – Rendere partecipe lo spettatore del racconto del territorio facendone scoprire il tesoro racchiuso negli scrigni di tanti borghi, spesso sconosciuti anche agli stessi residenti. Far perdere l’abitudine ad affollare solo i centri “famosi” (il capoluogo, Bellagio…) per trasformare il turista, ma anche chi vi abita, in viaggiatore. E l’invito alla scoperta potrebbe suonare più o meno così: “Esiste una terra di mezzo tra montagne e lago ricca di scrigni pieni di tesori. Tanti itinerari tra storia, arte, paesaggi mozzafiato da vivere tutti d’un fiato. Sali a bordo perché il viaggio abbia inizio”.
Il parco letterario – Nel già citato rapporto “Io sono cultura” una delle innovazioni degne di nota a livello nazionale sono state le “Passeggiate Creative”, promosse dall’associazione Sentiero dei Sogni con Fondazione Volta e diversi Comuni della provincia, che in 3 anni hanno creato 75 nuovi percorsi di interesse cultural/turistico collegando luoghi, storie e personaggi del territorio con 9500 partecipanti. E’ in questa ottica che viene riproposta l’offerta culturale nell’ambito del Pic con la creazione di una rete virtuosa che lega Como con l’intera sponda orientale del lago attraverso un progetto condiviso da sei Comuni (Como, Brunate, Blevio, Torno, Faggeto Lario e Nesso), da Fondazione Alessandro Volta e da diverse associazioni (cfr. schede allegate progetto PARCO LETTERARIO N° 7,8,9,10,11,16,17,3,18).
“Da Plinio a Volta. Viaggio nelle scienze umane”, andrà a inserirsi nella rete europea dei Parchi letterari, valorizzando la mobilità dolce (35 km di mulattiere collegano l’intera sponda orientale del Lario e 30 km di Dorsale del Triangolo Lariano), promuovendo modalità innovative di storytelling ispirate ai personaggi di riferimento del parco (Plinio e Volta, ma anche Leonardo da Vinci, Paolo Giovio, Hitchcock, Alda Merini e tanti altri), creando una cartellonistica coordinata con implementazioni digitali, valorizzando e collegando tra loro musei e reperti diffusi sul territorio, portando arte, teatro e altre forme espressive in borghi caratteristici. Il Parco Letterario integra gli altri progetti dello stesso ambito territoriale: itinerari che collegheranno la massima sala cittadina con le ville de lago attraverso crociere in battello ispirate alle storie che legano scrittori, musicisti (cfr. AZIONE 21), promozione delle land art e degli scambi intergenerazionali (cfr AZIONE 20), riscoperta e promozione del patrimonio filmico a carattere sportivo del Museo del Ghisallo (cfr AZIONE 5), incontro tra due arti che sul Lario hanno una lunga tradizione, ovvero l’arte tessile e la musica classica (cfr AZIONE 19); riapertura di una storica, nonché unica, sala cinematografica rimasta nel centro cittadino come “sala della cultura” a 360° gradi (cfr AZIONE 23); un museo che va incontro alla città, quello della Seta, riallacciando il legame storico con il tessuto urbano e sociale attraverso un allestimento che coinvolge le pareti e le aree esterne (cfr AZIONE 25).
Anche le valli del lago sono un teatro naturale ricco di cammini che si prestano a ospitare percorsi culturali itineranti. Il Museo di arte sacra di Scaria, in Val d’Intelvi, riaperto nel 2015, per il prossimo biennio, intende promuovere itinerari alla scoperta del museo diffuso (cfr AZIONE 6).
E arriviamo al luogo più lontano del nostro viaggio. Proprio la musica, sul lago frequentato da tanti grandi compositori, un linguaggio universale adatto alle atmosfere e alle location dell’ Alto Lago. In questa tradizione secolare si inserisce il NORTH LAKE COMO CLASSICAL MUSIC FESTIVAL, promosso dal Comune più vasto dell’intero territorio provinciale, Gravedona ed Uniti (cfr AZIONE 12).
In viaggio con palcoscenici mobili e come scenario le bellezze del territorio – La contaminazione di generi culturali e le produzioni del territorio non saranno solo legate ad un viaggio metafisico. Il viaggio sarà anche fisico dove i palcoscenici avranno come scenari gli stessi luoghi delle narrazioni. Due le azioni di sistema previste: un palco galleggiante e itinerante sul lago capace dal 2021 di produrre anche uno prima festival del territorio (cfr. AZIONE DI SISTEMA 28) e un bus teatro (cfr AZIONE DI SISTEMA 29). Quest’ultimo, in particolare, si presenta come un’occasione importante di scambio di saperi, talenti ed esperienze tra le diverse aree della provincia, con un forte potenziale nel coinvolgimento delle scolaresche.
I colori del lago d’inverno, per viaggiare anche nel tempo – Le Grandi ville, costruite tra il XVI e i l’inizio del XX secolo, sono caratteristiche essenziali del Lago di Como e delle Valli che lo circondano. Una qualità che richiama ogni anno milioni di turisti e un limite, quella delle stagionalità. Nel periodo, invernale, infatti il Centro e Alto Lago, vede chiudere gran parte degli attrattori e delle strutture ricettive. I progetti che si presentano nell’ambito del Pic hanno proprio l’obiettivo di destagionalizzare la fruizione dei principali beni culturali e creare sinergie tra aree e progetti complementari. Così Villa Carlotta di Tremezzo e Villa del Balbianello di Lenno si alleano anche con Villa Fogazzaro Roi di Valsolda, il Museo del Paesaggio di Tremezzo e l’ex sala di culto del Tempio valdese a Centro Valle Intelvi diventa la nuova biblioteca per creare un circuito aperto tutto l’anno, in modo da favorire, anche attraverso appositi interventi strutturali e laboratori, la destagionalizzazione del flussi turisti e, al contempo, una maggiore fruizione da parte della fasce più deboli (disabili e scolaresche in primis) per poter gustare “Tutti i colori del lago d’inverno” (cfr AZIONI 1, 2, 3, 4).
Brianza e laghi minori. Il racconto dell’Erbese e del Canturino – La coabitazione tra eccellenze industriali e paesaggistiche è una caratteristica peculiare della Brianza Comasca, a sua volta distinta in due aree principali, quella erbese, caratterizzata da laghi, colline e ville di delizia, e quella canturina, caratterizzata dalla filiera del legno-arredo e del design, più che mai viva ma poco percepita come “valore culturale”.
E il Pic offre sia al Comune di Erba sia a quello di Cantù l’occasione di promuovere progetti in rete con le principali associazioni dei rispettivi territori, finalizzati a valorizzare alcuni beni immobili dal forte valore simbolico e a creare nuovi percorsi di narrazione. Erba punta sull’adeguamento alle norme in materia di sicurezza del Teatro Licinium, storico e monumentale teatro all’aperto edificato nel 1928 (cfr AZIONE 13). Questo intervento strutturale si lega perfettamente con il progetto “Terre narrate” curato dal Gruppo culturale La Martesana, che, facendo tesoro di sperimentazioni molto positive (la giornata medievale promossa nel Borgo di Villincino con la partecipazione di 5mila persone) mira a creare itinerari guidati e animati da artisti di diversi ambiti (musicali, teatrali, folcloristici) (cfr AZIONE 14).
Anche il territorio canturino segue uno schema analogo, promuovendo un progetto che ruota attorno alle sua principale caratteristica identitaria. Il Comune di Cantù punta sull’ex chiesa di Sant’Ambrogio, recuperata nel 2011 e da allora utilizzata sporadicamente per mostre e spettacoli, come sede di un polo museale permanente, il MUSAF – Museo dei saperi e dell’arte del fare. Un luogo in cui la “città del mobile” vuole convogliare e valorizzare tutti i suoi fiori all’occhiello (cfr AZIONE 14a)
Viaggiare in rete e recuperare la memoria dei territori – La conoscenza, promozione e fruizione dei territori, incluso quello lariano, passano sempre di più da Internet. I primi siti che appaiono nelle ricerche su google sono quasi sempre quelli della Wikimedia Foundation: in particolare l’enciclopedia libera Wikipedia, ma anche, cercando fotografie, il database videofotografico Wikimedia Commons. Da tre anni è in attivo un accordo quadro tra Wikimedia Italia e l’associazione comasca Sentiero dei Sogni per promuovere il territorio lariano attraverso i canali Wiki. Dal 2018 è stata attivata una sezione locale del concorso Wiki Loves Monuments (Wiki Loves Lake Como). Tra gli obiettivi che proprio attraverso il Pic potranno essere più facilmente raggiunti, la sensibilizzazione di tutti i Comuni lariani, che verranno motivati a liberalizzare e far conoscer attraverso i canali Wiki i rispettivi territori, e la creazione/implementazione di una sezione di WikiVoyage dedicata al Lago di Como, collegata attraverso un codice QR a mappe cartacee e cartellonistica.
Nel recupero delle fonti di memoria immateriale entrerà in campo la cooperativa Il Biancospino con il progetto “Photos” (cfr AZIONE 22) e il nuovo racconto del territorio per la scoperta del suo patrimonio passerà anche da Cantù, e dal suo “saper fare”, con il “Ti racconto una provincia” (cfr AZIONE 15), promosso dalla cooperativa Mondovisione che dal 2011 gestisce il rinato Teatro comunale San Teodoro. Implementando il precedente progetto “Ti racconto una città”, verrà esteso all’intero territorio provinciale un “laboratorio” partecipato di raccolta, scrittura e messa in scena di storie, che partiranno dal Teatro per diventare itineranti.
Indicatori e monitoraggio – Per ogni azione citata ed illustrata nelle schede/azione allegate, sono indicati indicatori di risultato coerenti con gli stessi della programmazione regionale e facilmente verificabili anche con periodicità trimestrale dalla struttura di gestione del PIC composta da manager, animatori e volontari.
PARTENARIATO
Il ruolo di Camera di commercio – Camera di Commercio di Como e Lecco si è candidata e si candida a naturale capofila del PIC in virtù del riposizionamento del suo ruolo a seguito delle riforme che hanno coinvolto le Province e lo stesso sistema camerale italiano. Dopo aver condotto in questi 8 mesi di coprogettazione l’animazione dei tavoli territoriali e la regia tra i professionisti coinvolti per la stesura del progetto, la sua azione futura integrerà ulteriormente l’attività del PIC coordinando l’attuazione del piano. Rappresentatività del partenariato – La varietà dei soggetti coinvolti ha consentito di sviluppare un buon livello di cooperazione tra ambiti territoriali, enti locali e sovra territoriali e privati. Basti pensare che i beni monumentali e paesaggistici coinvolti direttamente nelle attività del PIC sono 19 (6 nell’ambito del capoluogo, 11 nell’ambito Lago e Valli, 2 nell’ambito Brianza e laghi minori). In tutto le azioni che definiscono il piano di azione sono 32 e coinvolgono 29 partner di cui 6 comuni e 1 comunità montana (4 di questi hanno chiesto di intervenire per la messa a norma o alla riqualificazione di un bene destinato ad attività culturali). Sei sono le azioni di sistema rivolte a tutti i partner e 26 quelle riferite agli ambiti territoriali: 10 per l’area del Capoluogo, 4 per l’area della Brianza e 12 per l’area a lago. Delle azioni che articolano il piano sono 21 quelle che generano nuove iniziative culturali implementando quelle tradizionali e in collaborazione con altri partner. Le azioni proposte hanno un alto contenuto di multidisciplinarità e favoriscono l’incontro tra arti visive, musica, produzione teatrale, letteratura, scoperta e valorizzazione di siti archeologici, musei, monumenti, ville.
La leva degli investimenti – L’intero valore di progetto per ambiti territoriali è di circa 775.000 euro di cui 268.000 euro per l’area del lago, 203.000 euro per l’area della Brianza e 304.000 per l’area del capoluogo. Tuttavia buona parte delle azioni trovano un alto livello di integrazione tra territori quindi la suddivisione per ambiti risulta solo indicativa, ma utile a garantire un giusto equilibrio tra le tre diverse macro identità territoriali. I 242.000 euro di valore delle 6 azioni di sistema consentiranno ulteriori benefici alla rete.

La collaborazione tra partner – L’analisi appena descritta ci consente di definire il livello di collaborazione fattiva tra i partner che chiedono il contributo regionale. L’obiettivo era di creare fin da subito un alto livello di cooperazione in fase di progettazione. Il PIC è nato come processo di coprogettazione in occasione del bando di Fondazione Cariplo dedicato, e ha continuato su questa linea strategica con la definizione di progetti secondo una griglia di criteri coerente con il programma regionale e con lo stesso bando PIC2019. Oltre 20 i professionisti coinvolti a diverso titolo e operativi negli organici dei partner. Il risultato finale può essere riassunto in questa rappresentazione cartesiana che ci racconta di una metà di progetti che hanno visto tra loro i partner collaborare e scambiarsi attività e competenze, quasi il 10% sono i soggetti della rete a sostegno delle azioni, il 6% ha invece agito proponendo azioni autoreferenziali e il 33% ha deciso per ora di aderire alla fase di costruzione e condivisione della strategia di sistema sottoscrivendo il solo protocollo d’intesa.
Rete di supporto – La visione strategica condivisa tra tutti gli aderenti alla rete del PIC è stata formalizzata da un Protocollo d’intesa che definisce obiettivi e modalità di cooperazione tra tutti i componenti del PIC individuando anche la governance e le azioni di sistema fruibili e condivise da tutti i sottoscrittori. Alla fine di un processo durato 8 mesi si è giunti a tale composizione con 63 adesioni e un modello inclusivo che consente in qualsiasi momento di aggiungere alla rete nuovi sostenitori e partecipanti.
I comuni aderenti al protocollo d’intesa sono 28 (PARI AL 43% dell’intera rete) di cui 3 dell’ambito capoluogo, 22 dell’ambito lago e valli e 1 comunità montana, 2 dell’ambito Brianza e laghi minori. Sono sempre28 i soggetti del privato sociale aderenti alla rete e dediti ad attività culturali o alla gestione di beni culturali di cui 19 associazioni, 2 cooperative, 5 fondazioni, 1 consorzio e 1 parrocchia. Gli enti sovra territoriali con funzione pubblica a sostegno del territorio sono ben 7 (CCIAA di Como e Lecco, Autorità di Bacino del Lario, ASF spa, Ancilab, Lariofiere, Provincia di Como, Fondazione Volta e Sistema museale della Diocesi di Como). La rappresentatività tra ambiti territoriali (Como e primo bacino, Lago e Valli e Brianza), enti sovra territoriali e soggetti privati gestori di beni culturali e/o attività culturali, risulta equilibrata anche in relazione al numero di abitanti distribuiti nei tre ambiti.
Il territorio rappresentato – L’area oggetto del PIC si compone di tre ambiti territoriali che, seppur condividendo asset di patrimonio culturale comuni, hanno una forte identità e connotazione storica. I tre ambiti di riferimento sono: Capoluogo e primo bacino, Lago e valli, Brianza e laghi minori. Per verificare l’impatto che il progetto PIC porterebbe sul territorio è necessario partire da un’analisi statistico/scientifica degli enti locali che fanno parte della rete sostenitori PIC.
I dati demografici sono di notevole rilevanza per la comprensione delle caratteristiche del territorio oggetto di intervento, e di supporto per una scelta consapevole delle opzioni di progetto. Da una prima osservazione, sul 100% degli enti locali che hanno aderito al PIC, per un totale di oltre 180.000 abitanti, solo 4 possono essere considerati grandi comuni, tutti appartenenti all’ambito territoriale di Como e primo bacino e della Brianza. Nello specifico si fa riferimento alle città di Como con 83.320 abitanti, Cernobbio con 6.718, Cantù 39.932 e infine il comune di Erba 16.346.
I rimanenti comuni del territorio sono quasi interamente a dimensione di “borgo”, disposti lungo i due versanti del lago e su per le valli della sponda occidentale, arrivando ad un massimo di 3.747 abitanti. Questo rappresenta un punto di debolezza per fare sistema ma, un punto di forza per la ricchezza ed il potenziale culturale che nascondono. Da tenere in considerazione per lo sviluppo e la progettazione dell’offerta culturale e di servizi è l’età media della popolazione residente dei comuni sostenitori, pari a 46,7304 anni, con tasso di crescita per più della metà dei comuni sfavorevole.
Sponsor e sostenitori del PIC contribuiranno alla piena realizzazione del piano di azione. In particolare:
• Confindustria di Como sosterrà con una campagna di fundraising rivolta ai propri associati l’azione del palco galleggiante. Obiettivo da raggiungere: 20.000 euro.
• L’autorità di bacino, sulla stessa azione, garantirà un contributo straordinario come sottoscritto nel protocollo d’intesa che quantificherà sulla base dell’esito della campagna di fundraising.
• Ancilab sosterrà e promuoverà l’azione dei volontari della cultura i quali saranno poi retribuiti dal governo sulla base del piano triennale 2020-2022 approvato il 5 novembre scorso. L’importo erogato ai 10 volontari previsti per 12 mesi è di circa 55.000 euro (449 euro mensili in busta). Una azione che sarà ripetuta per le prossime annualità oltre l’orizzonte temporale del piano di azione biennale.
• Sono inoltre diverse le sponsorizzazioni garantite ai progetti territoriali di: FAI; POLIFONIE; VILLA CARLOTTA; LOMBARDIA MUSICA (cfr dichiarazioni allegate).
• Infine CCIAA garantisce un cofinanziamento di 100.000 euro a sostegno delle azioni di sistema.
SOSTENIBILITÀ ECONOMICO-GESTIONALE
La continuità della governance – Le azioni a sostengo della governance del PIC sono sostenibili dai soggetti esecutori e garantiscono continuità futura al PIC nella misura descritta:
CCIAA di Como e Lecco. Camera di Commercio sosterrà le azioni del PIC non soltanto garantendo il cofinanziamento iniziale di 100.000 euro come deliberato dalla giunta, ma integrando queste risorse con altre risorse da destinare alle iniziative del PIC ed in particolare alle imprese creative in esso coinvolte. Due le iniziative già deliberate:
• Il 18 novembre 2019 , infatti, il Consiglio camerale ha approvato il Programma Pluriennale 2020-2024 della Camera di Commercio di Como-Lecco. Tra i contenuti il sostegno all’asse SMART LAND, ovvero lo sviluppo dell’economia leggera dei territori tra cultura, turismo, sport e food, e quello della contaminazione tra imprese della cultura e imprese del manifatturiero (progetto MAKE COMO). In questi due ambiti di azione troverà spazio il piano di azione del PIC.
• In pari data il Consiglio ha anche approvato i Progetti Unioncamere finanziati con l’aumento del 20% del diritto annuale per il Triennio 2020-2022; uno dei progetti riguarda il tema del turismo e della valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, in linea con quanto già fatto nel triennio precedente. Gli obiettivi sono pienamente coerenti con quelli del PIC e si sintetizzano in:
1. Dare continuità alle progettualità e alle iniziative di promozione dei territori;
2. Potenziare la qualità della filiera turistica;
3. Incentivare il turismo lento;
4. Valorizzare le economie dei siti Unesco.
• Inoltre la manutenzione tecnica del programma gestionale sarà oggetto di un intervento di ordinaria manutenzione computabile in poche centinaia di euro l’anno. Il suo utilizzo è delegato alla governance di sistema (manager, animatori, volontari) e ai singoli soggetti territoriali. La sua funzione rimane interna mentre i contenuti destinati all’esterno saranno veicolati in ambiente E015 sul portale lakecomo.is gestito da Lariofiere per conto della Provincia di Como, entrambi soggetti sottoscrittori del protocollo e già attivi in tale ambito.
• L’ingaggio destinato al manager è relativamente oneroso (12.000 euro l’anno) e potrà essere sostenuto annualmente nei bilanci ordinari dell’ente laddove il PIC sarà giudicato replicabile.
Acilab L’azione di reclutamento dei volontari della cultura finanziati dal governo italiano tramite bando pubblico a cui partecipa la rete dei comuni italiani federata ad ANCI potrà essere ripetuta per le prossime annualità oltre l’orizzonte temporale del piano di azione biennale.
Provincia di Como, adempiendo pienamente al suo ruolo di sostegno agli enti locali in qualità di ente di associazione di Comuni, non avrà difficoltà a garantire la somma di 24.000 euro l’anno per l’ingaggio dei tre animatori di ambito territoriale. Somma per la verità esigua, ma ponderata per il ruolo svolto.
Le azioni territoriali – Il PIC poggia la propria operatività sulle azioni che i singoli soggetti coinvolti saranno in grado di sostenere anche in futuro. Tutte le 26 azioni territoriali sono implementazione ed integrazione di attività storicizzate in un’ottica di collaborazione tra partner, di innovazione e sperimentazione, ma soprattutto di sinergie in grado di attivare nuove economie di scala. Nel meccanismo di progettazione ad ogni partner è stato chiesto di garantire il cofinanziamento e le stesse % sia sulle risorse chieste a Regione in conto capitale che quelle in spesa corrente registrano un saldo a favore del territorio (non sono stati raggiunti i massimali dell’aliquota massima di contributo possibile pari al 50% e al 70% per le due tipologie di spesa) a dimostrazione che il supporto finanziario regionale in questa fase risulta assai utile per lo start-up, ma non determinante per la continuità dell’azione laddove questa, in molti casi, dovrà trovare riscontro da un auspicabile successo del pubblico pagante e di notorietà dell’azione tale da generare nuove sponsorizzazioni.
IL PIANO DI COMUNICAZIONE
Il PIC ha tra i suoi obiettivi generali “conoscere con sistematicità il patrimonio e saperlo raccontare non solo ai turisti, ma anche ai residenti”. Per poter comunicare il racconto che scaturirà dai progetti territoriali orientati proprio a sperimentare nuove modalità di comunicazione, è stata individuata l’azione di sistema 27 PROGRAMMA GESTIONALE che nello studio di fattibilità allegato al presente progetto recita:
• “realizzazione delle funzionalità necessarie a gestire l’inserimento, l’importazione, l’esportazione, l’organizzazione, la categorizzazione e la profilazione di contatti (funzionalità CRM)
• “sia fattibile anche la realizzazione di un sistema funzionale a indirizzare un flusso di informazioni in uscita verso soggetti convenzionati e delegati alla pubblicizzazione delle iniziative immesse nel sistema (funzionalità “Routed Open Data”)”.
Il che sarà declinato nella diffusione e la pubblicizzazione delle informazioni mappate sul programma gestionale ma non destinate direttamente all’’esterno, ma tramite portali già esistenti, uno su tutti https://www.lakecomo.is/, previa definizione di un protocollo di comunicazione che regoli il flusso informatico e lo scambio dei dati.
Da prevedere – si legge sempre nello studio di fattibilità – come elemento strategicamente molto rilevante anche il dialogo con l’Ecosistema Digitale E015, iniziativa promossa da Regione Lombardia per favorire la creazione di relazioni digitali fra soggetti diversi, sia pubblici che privati, interessati a valorizzare il proprio patrimonio digitale.
In buona sostanza sul programma gestionale saranno caricati tutti i CRM dei soggetti titolari delle azioni per consentirne una profilazione orientata dei diversi pubblici oggi per lo più sconosciuti, e divisi per:
• fasce di età
• gusti culturali (laddove mappati)
• provenienze territoriali
• propensione alla spesa
• modalità di fruizione delle attività e dei beni culturali
Elaborazioni utili a strutturare mirate campagne di promozione dell’evento o di valorizzazione del bene culturale e soprattutto ad unire il potenziale dei contatti rendendo importante il volume di dati utilizzabili. Si tratta di un piano di comunicazione digitale e personalizzabile a cui sommare l’ordinaria attività degli strumenti di comunicazione in uso ai soggetti titolari delle azioni culturali e tra loro cooperanti per la prima volta grazie alle sinergie attivate.
Infine le informazioni di eventi e iniziative saranno condivise automaticamente in ambiente E015 e sul sito di Lario Fiere candidato a diventare il DMO (Destination Management Organization) del sistema turistico territoriale.
Sarà cura della struttura di gestione del PIC:
• esporre le proprie iniziative e i propri eventi sul Palinsesto degli eventi culturali di Regione Lombardia (http://l15.regione.lombardia.it/#/eventi/palinsesto/list).
• Caricare manualmente gli eventi sul database appositamente creato da Regione Lombardia, attraverso moduli online compilabili all’indirizzo http://www.eventi.servizirl.it (previa registrazione).
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